Lingua proto-iranica

La lingua proto-iranica[1] è la protolingua antenata delle lingue iraniche, quali il persiano, il pashtu, il sogdiano, lo zazaki, l'osseto, il mazandarani, il curdo, il talish ecc. Si presume che fosse parlata dalle popolazioni proto-iraniche, solitamente associati alla cultura di Andronovo, attorno il II millennio a.C.

Caratteristiche linguistiche

Come molte altre protolingue, il proto-iranico non è direttamente attestata, ma è stata ricostruita attraverso i metodi della linguistica comparata applicata alle lingue iraniche e come queste ultime era una lingua satem.

Corrispondenze fonologiche

PIE[2] Av PIE Av
*p p *ph₂tḗr "padre" pitar- "padre"
*bʰ b *réh₂tēr "fratello" bratar- "fratello"
*t t *túh₂ "tu" tū- "tu"
*d d *dóru "legno" dāuru "legno"
*dʰ d *oHneh₂- "grano" dana- "grano"
*ḱ s *m̥t "dieci" dasa "dieci"
z *ǵónu "ginocchio" zānu "ginocchio"
*ǵʰ z *ǵʰimós "freddo" ziiā̊ "tempesta"
*k x ~ c *kruh₂rós "sanguinoso" xrūda "sanguinoso"
*g g ~ z *h₂éuges- "forza" aojah "forza"
*gʰ g ~ z *dl̥h₁ós "lungo" darəga- "lungo"
*kʷ k ~ c *ós "chi" kō "chi"
*gʷ g ~ j *ou- "vacca" gao- "vacca"
Proto-iranico Avestico[3] Antico persiano Persiano Zazaki Curdo Sanscrito vedico
*pHtā́ "padre"[4][5][6] pitār pidar پدر pedār pi/pêr bav pitā́
*máHtā "madre"[7][8][9] mātar mādar مادر mādar ma/mare dayk mātár-
*Hácwah "cavallo" aspa asa (parola nativa)[10] اسب asb (< medo) astor hesp áśva
*bagáh "porzione, parte" baγa baga (divinità) باج bâj (tassa) parçe bhága
*bráHtā "fratello" brātar brātā برادر barâdar bırar bira(der) bhrā́tr̥
*búHmiš "terra" būmi būmiš بوم bum bûm bhū́mi
*mártyah "mortale, uomo" maṣ̌iia martiya مرد mard (uomo) merde, merdım mêr(d) (uomo) mártya
*mā́Hah "luna" mā̊ māha ماه mâh (luna, mese lunare) aşme mang (luna), meh (mese lunare) mā́sa
*wáhr̥ "primavera" vaŋri vahara بهار bahâr wesar bihar vāsara "giorno"
*Hr̥táh "verità" aša arta راست râst (corretto) raşt rast r̥tá
*drúkš "falsità" druj drauga دروغ dorugh (bugia) zûr diro, derew (bugia) druh-
*háwmah "succo" haoma hauma-varga هوم hum hum sóma

Evoluzione

In meno di due millenni, dalla lingua proto-indoeuropea discese la lingua proto-indoiranica, da cui si evolse la la lingua proto-iranica.[11] Si stima che in meno di un millennio, dal proto-iranico discesero le lingue iraniche antiche, tra queste le lingue attestate sono due: l'avestico e l'antico persiano. Tuttavia, la maggior parte delle lingue iraniche oggi attestate non discende dalle suddette lingue, pertanto devono essere esistite altre varietà linguistiche iraniche non attestate, i cui discendenti sono emersi nella documentazione scritta solo più tardi. Ad ogni modo, il rapporto filogenetico tra l'avestico e l'antico persiano è ancora dibattuto, poiché non è possibile escludere che le due lingue possano essere parte di due gruppi iranici differenti. Inoltre, è stata avanzata l'ipotesi che alcune caratteristiche tipiche dell'antico iranico non fossero ancora presenti nel proto-iranico, ma, in accordo con la teoria delle onde, che si siano diffuse attraverso un continuum dialettale antico iranico.

Fonologia

Laringali

È probabile che le consonanti laringali proto-indoeuropee siano state mantenute nelle lingue indo-iraniche sino a un'epoca abbastanza tarda almeno in alcune posizioni. Tuttavia, la laringale sillabica ( *H̥ ) è caduta nelle sillabe non iniziali.[12]

Liquide

Il cambiamento *l > *r è ampiamente diffuso in tutte le lingue indoiraniche. Infatti, non appare sia in sanscrito vedico che in avestico. Nonostante ciò, come altre lingue indoeuropee, diverse lingue iraniche moderne – tra cui il persiano, il curdo e lo zazaki – in molte parole possiedono ancora /l/. Fra queste vi sono, ad esempio, il persiano lab ("labbro"), līz- ("leccare") e gulū ("gola"), lo zazaki ("volpe"). Questa conservazione, tuttavia, non è sistematica e probabilmente la sua diffusione è stata ridotta a causa di prestiti interdialettali di forme in r e, in alcuni casi, dal prestito di parole da altre lingue iraniche occidentali.[13]

Debuccalizzazioni

La debuccalizzazione *s > *h si verificava quando questo suono non era preceduto da *k, *n, *p, *t o seguito da *t.[12] Per questa ragione il toponimo Susa in antico persiano era diventato Huša. Questo cambiamento fonetico è presente in tutte le lingue iraniche, ma non è da escludersi che sia sviluppato in una fase successiva al proto-iranico.

Occlusive aspirate

Le occlusive aspirate proto-indoiraniche *pʰ, *tʰ e *kʰ furono spirantizzate in *f, *θ e *x nella maggior parte delle lingue iraniche. Tuttavia, sembrano essersi mantenute in parachi, in alcune varietà del curdo e nelle lingue saka (ad esempio in khotanese, in tumshuqese e in wakhi), mentre in beluci sembrano essersi fuse con le consonanti aspirate atone. Nel caso delle lingue saka questa modifica fonetica è probabile legata a un'influenza secondaria subita da parte del pracrito attestato in Gāndhārī.

Altre modifiche fonetiche

Le palatovelari proto-indoeuropee *ḱ, *ǵ (e *ǵʰ) si trasformarono nelle affricate *ć, *dź in proto-indoiranico. In una fase successiva si verifico la trasformazione *c, *dz > *s, *z, cambiamento attestato in avestico e nella maggior parte delle lingue iraniche più recenti. Viceversa, il persiano antico mostra /θ/ e /d/ invece di /s/ e /z/, mentre le lingue nuristani hanno mantenuto le affricate. Ad ogni modo, la modifica *c > *s deve risalire a un'epoca successiva allo sviluppo *s > *h, poiché queste nuove *s non sono state influenzate dalla suddetta modifica.

Il cambiamento *cw > *sp non è presente in tutte le lingue iraniane; infatti, il persiano antico e i suoi discendenti, e forse anche il curdo e il beluci, mostrano /s/,[14] mentre le lingue saka mostrano /š/. Viceversa, tutte le altre lingue iraniche hanno /sp/, o una sua ulteriore modifica (ad esempio, l'osseto /fs/).

Il cambiamento *θr > *c è tipico del persiano antico e dei suoi discendenti e, probabilmente, anche in curdo e in beluci.[14] Viceversa, l'avestico e della maggior parte delle altre lingue iraniche non hanno subito questa modifica.

Dialetti

Il linguista Prods Skjærvø ha postulato che il proto-iranico si fosse suddiviso almeno in quattro dialetti, due dei quali presentano attestazione scritta:[15]

  1. Antico iranico nordoccidentale (non attestato)
  2. Antico iranico nordorientale (non attestato)
  3. Antico iranico centrale (attestato)
  4. Antico iranico sudoccidentale (attestato)

Note

  1. ^ Mario Liverani, The Ancient Near East: History, Society and Economy, Taylor & Francis, 4 dicembre 2013, pp. 170–171, ISBN 978-1-134-75091-7.
  2. ^ Mallory, J. P. e Adams, Douglas Q. (a cura di), Encyclopedia of Indo-European Culture, London, Fitzroy Dearborn, 1997, ISBN 1884964982, OCLC 37931209.
  3. ^ Prods Oktor Skjærvø, Glossary, in An Introduction to Young Avestan, 2003.
  4. ^ Dnghu, p. 2394.
  5. ^ Pokorny, p. 829.
  6. ^ Mallory & Adams (2006), p. 210.
  7. ^ Reflexes of the stem in daughter languages also refer to deified beings and deities within their respective mythologies/religions: Old English Mōdraniht ('Night of the Mothers'); Celtic and Germanic Matres and Matronae (Latin for 'Mothers and Matrons'); Latvian Māte ('Mother'); Gaulish Dea Matrona ('Divine Mother Goddess'); Sanskrit Matrikas ('Divine Mothers').
  8. ^ Dnghu, pp. 1993-1994.
  9. ^ Pokorny, pp. 700-701.
  10. ^ Benjamin Fortson, Indo-European language and Culture: An Introduction, Wiley-Blackwell, 2004, pp. 238, ISBN 978-1-4051-0316-9.
  11. ^ The Oxford Introduction to Proto Indo European and the Proto Indo European World, Oxford University Press, 2006, ISBN 0199287910, OCLC 139999117.
  12. ^ a b Cathcart, 2015, p. 9
  13. ^ vol. 12, 2008, DOI:10.1163/157338408X406056, https://oadoi.org/10.1163/157338408X406056. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  14. ^ a b Agnes Korn, The Balochi and Their Neighbours. Ethnic and Linguistic Contact in Balochistan in Historical and Modern Times, Reichert, 2003, pp. 49–60.
  15. ^ Prods Oktor Skjærvø, Old Iranian, in The Iranian Languages, Routledge, 2009, pp. 50–51.

Bibliografia

  • (EN) Chundra Aroor Cathcart, Iranian Dialectology and Dialectometry (PhD dissertation) (PDF), Berkeley, University of California at Berkeley, 2015 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2019).
  • (EN) Kontovas, Nicholas. "Reflexes of Proto-Iranic* w-as evidence for language contact."
  • (EN) Kümmel, Martin Joachim. "“Prothetic h-” in Khotanese and the reconstruction of Proto-Iranic." Script and Reconstruction in Linguistic History.