Tito Numicio Prisco
Tito Numicio Prisco | |
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Console della Repubblica romana | |
Nome originale | Titus Numicius Priscus |
Gens | Numicia |
Consolato | 469 a.C. |
Tito Numicio Prisco (in latino Titus Numicius Priscus; ... – ...) è stato un politico e militare romano del V secolo a.C.
Biografia
Tito Numicio fu l'unico membro della gens plebea Numicia ad essere eletto console.
Nel 469 a.C. venne eletto console con Aulo Verginio Tricosto Celiomontano[1][2].
All'inizio del mandato i due consoli vennero inviati dal Senato a combattere contro gli Equi ed i Volsci, che avevano bruciato delle fattorie nei pressi di Roma[2].
Numicio marciò verso Anzio, la principale città dei Volsci, distrusse le installazioni del piccolo porto di Cenone e riportò, come bottino, bestiame, schiavi, mercanzie e ventidue navi da guerra[1].
Di queste campagne approfittarono i Sabini per giungere fino alle porte di Roma; riunite le loro truppe i due consoli invasero il territorio sabino come rappresaglia alle scorribande, infliggendo ai Sabini più danni di quanti questi ne avevano causati ai romani[2].
Note
Bibliografia
- Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro IX
- Tito Livio, Ab Urbe Condita Libri, Libro II
Voci correlate
- Consoli repubblicani romani
- Gens Numicia
Collegamenti esterni
- (EN) Tito Numicio nel Dizionario di biografia e mitologia greco-romana di William Smith
- (EN) Le Antichità romane, Libro IX su LacusCurtius
Predecessore | Fasti consulares | Successore | ![]() |
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Lucio Valerio Potito II e Tiberio Emilio Mamercino I | (469 a.C.) con Aulo Verginio Tricosto Celiomontano | Tito Quinzio Capitolino II e Quinto Servilio Prisco I |
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