Teorema di Kato-Rellich

il teorema di Kato-Rellich è un risultato di teoria degli operatori che trova ampia applicazione nella meccanica quantistica. Tale teorema dimostra che la somma di un operatore autoaggiunto e un operatore simmetrico, sotto opportune ipotesi, è un operatore autoaggiunto. Raramente questo risultato viene applicato per generare nuovi operatori autoaggiunti, piuttosto viene impiegato per dimostrare l'autoaggiuntezza di un operatore decomponendolo nella somma di due operatori che sono o noti o comunque più semplici da studiare.

Teorema (Kato-Rellich)

Siano A {\displaystyle A} e B {\displaystyle B} due operatori definiti rispettivamente nei domini D ( A ) {\displaystyle {\mathcal {D}}(A)} e D ( B ) {\displaystyle {\mathcal {D}}(B)} . Si dice che B {\displaystyle B} è A {\displaystyle A} -limitato se il dominio di A {\displaystyle A} è un sottoinsieme del domino di B {\displaystyle B} , D ( A ) D ( B ) {\displaystyle {\mathcal {D}}(A)\subset {\mathcal {D}}(B)} , ed esistono due costanti positive a , b > 0 {\displaystyle a,b>0} tali che

B ψ a A ψ + b ψ , ψ D ( A ) . {\displaystyle \Vert B\psi \Vert \leq a\Vert A\psi \Vert +b\Vert \psi \Vert ,\;\forall \psi \in {\mathcal {D}}(A).} [1]

Enunciato

Sia A {\displaystyle A} un operatore (essenzialmente) autoaggiunto e sia B {\displaystyle B} un operatore simmetrico, A-limitato con a < 1 {\displaystyle a<1} . Allora, A + B {\displaystyle A+B} è (essenzialmente) autoaggiunto sul dominio D ( A + B ) = D ( A ) {\displaystyle {\mathcal {D}}(A+B)={\mathcal {D}}(A)} .[2]

Applicazioni

Grazie al teorema di Kato-Rellich si può dimostrare quanto segue:

Teorema

Sia n N {\displaystyle n\in \mathbb {N} } fissato e sia V = V p + V {\displaystyle V=V_{p}+V_{\infty }} con V p {\displaystyle V_{p}} l'operatore di moltiplicazione per la funzione f L p ( R n ) {\displaystyle f\in L^{p}(\mathbb {R} ^{n})} , dove p = 2 {\displaystyle p=2} se 1 n 3 {\displaystyle 1\leq n\leq 3} , p > 2 {\displaystyle p>2} se n = 4 {\displaystyle n=4} e p = n 2 {\displaystyle p={\frac {n}{2}}} se n > 4 {\displaystyle n>4} , e V {\displaystyle V_{\infty }} l'operatore di moltiplicazione per la funzione g L ( R n ) {\displaystyle g\in L^{\infty }(\mathbb {R} ^{n})} . Allora vale:

  • Δ + V {\displaystyle -\Delta +V} è essenzialmente autoaggiunto sullo spazio delle funzioni test D ( R n ) {\displaystyle {\mathcal {D}}(\mathbb {R} ^{n})} e sullo spazio di schwartz S ( R n ) {\displaystyle {\mathcal {S}}(\mathbb {R} ^{n})} ;
  • l'unica estensione autoaggiunta Δ + V ¯ {\displaystyle {\overline {-\Delta +V}}} è l'operatore Δ ¯ + V {\displaystyle -{\bar {\Delta }}+V} sul dominio D ( Δ ¯ ) {\displaystyle {\mathcal {D}}({\bar {\Delta }})} ;
  • lo spettro σ ( Δ + V ¯ ) {\displaystyle \sigma ({\overline {-\Delta +V}})} è limitato dal basso.[3]

Questo teorema è importante in meccanica quantistica in quanto permette di dimostrare in maniera semplice l'autoaggiunzione di molti operatori hamiltoniani quantistici in quanto essi sono della forma Δ + V . {\displaystyle -\Delta +V.}

Note

  1. ^ Sacchetti 2014, p. 83.
  2. ^ Sacchetti 2014, p. 85.
  3. ^ Valter Moretti, Spectral Theory and Quantum Mechanics 2nd English Edition, Springer Science & Business Media, 2017, pp. 581-590.

Bibliografia

  • Andrea Sacchetti, Note del corso di Metodi Matematici della Meccanica Quantistica (PDF), Università di Modena, 2014.
  • Valter Moretti, Spectral Theory and Quantum mechanics 2nd English edition. Springer Science & Business Media, 2017.

Voci correlate

  • Meccanica quantistica
  • Teoria degli operatori
  • Operatore autoaggiunto