Sarcofago di Raffadali
Sarcofago di Raffadali | |
---|---|
Autore | ignoto |
Data | seconda metà del II secolo |
Materiale | marmo bianco |
Dimensioni | 71×75×213 cm |
Ubicazione | Chiesa di Santa Oliva, Raffadali |
Il sarcofago di Raffadali è un sarcofago di età romana che presenta una classica raffigurazione del ratto di Proserpina.
Storia
Fu ritrovato nel Cinquecento in contrada Grotticelle a Raffadali, nel cui territorio sono note anche altre testimonianze del periodo romano.[1]
Il sarcofago venne custodito prima nel palazzo dei principi di Montaperto, che in seguito lo donarono alla chiesa madre del paese, dove è tuttora conservato. [2]
Il sarcofago fu posizionato a destra dell’ingresso principale della chiesa, e lì rimase per secoli.[3]
Nella seconda metà del XIX secolo, l’arciprete Di Stefano fu sul punto di venderlo a un antiquario a un prezzo irrisorio, incurante del suo alto valore storico. Il sindaco del tempo, Salvatore D’Alessandro riuscì però a impedirlo.[3]
Descrizione
La scena centrale raffigura il momento in cui Plutone rapisce Proserpina, protetta da Diana. L'estremità destra è occupata da Mercurio, che tiene con una mano i cavalli infernali e con l'altra il suo scettro, accanto a lui vi è Atena che punta il dito indice sulla bocca. Sul lato sinistro si vede Cerere, la madre di Proserpina, che brandisce due fiaccole. La biga sulla quale si trova è guidata da due figure allegoriche, Trepidatio e Amore. Nella parte bassa si trovano due figure, la Terra e l'Oceano. Nella parte alta invece si trova Venere che riceve da un amorino una corona di ghirlande.[4]
La figura di Venere e l'amorino rappresentano aggiunte successive. L’amorino fu realizzato dopo che lo scettro di Marte si era spezzato, forse durante il trasporto. Il volto della dea, disposto frontalmente, fu scolpito in modo da somigliare alla defunta.[4]
Note
- ^ Pace, p. 148.
- ^ Librici Alfio, pp. 34-39.
- ^ a b Di Benedetto, 1984, p. 36.
- ^ a b Tusa, pp. 80-81.
Bibliografia
- Salvatore Di Benedetto, Vecchio paese, Palermo, Italo-Latino-Americana Palma editrice, 1984, SBN IT\ICCU\PAL\0027669.
- Vincenzo Librici Alfio, Raffadali: aspetti geo-socioeconomici, Palermo, Pezzino, 1986, SBN IT\ICCU\NAP\0030008.
- Biagio Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica, vol.II, Milano-Genova-Roma-Napoli, Società anonima editrice Dante Alighieri, 1938.
- Vincenzo Tusa, I sarcofagi romani in Sicilia, L'Erma di Bretschneider, 1995, pp. 80-81, ISBN 978-88-7062-895-1.
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sarcofago di Raffadali
V · D · M | |
---|---|
Prodotti tipici e ricorrenze | Macco di fave · Tradizioni e folclore di Raffadali · Pistacchio di Raffadali |
Monumenti e luoghi d'interesse | Palazzo Principe · Cozzo Buagimi · Cozzo Busonè · Colle Palombara · Cozzo Pietra Rossa · Monte Guastanella · Monte Grotticelle · Erbesso · Pitiniana · Solfara Arciprete · Solfara Guarnì · Castello di Raffadali · Contrada Butermini |
Chiese | Chiesa di Santa Oliva · Chiesa di San Giuseppe · Chiesa madre di Santa Oliva · Chiesa di Santa Maria del Rosario |
Persone legate a Raffadali | Salvatore Di Benedetto · Vittoria Giunti · Bartolomeo Montaperto · Giorlando Montaperto · Lamberto Montaperto · Ludovico Montaperto · Cesare Sessa · Giuseppe Serroy · Francesco Spoto |
Amministrazione | Circondario di Raffadali · Mandamento di Raffadali · Principato di Raffadali · Unione dei comuni Feudo d'Alì |
Storia, arte e letteratura | Veneri di Busonè · Sarcofago di Raffadali · Rilievo delle Vestali · La banda Sacco · Storia di Raffadali · Stemma di Raffadali |
Famiglie nobili | Montaperto (famiglia) · Uberti |
Categorie | Raffadali · Persone legate a Raffadali · Chiese di Raffadali |