Populit

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Pubblicità d'epoca (anno 1936)

Populit è il nome commerciale di un materiale la cui produzione iniziò negli anni '30[1] e molto comune negli anni '60 e 70 del secolo scorso, costituito da agglomerati porosi di sostanze vegetali, generalmente fibre di legno truciolato, alghe marine, ecc. impastati con cemento ad alta resistenza.

L'impasto è gettato in casseri e, dopo l'indurimento, viene segato in lastre, che si trovavano in commercio soprattutto nelle dimensioni unificate di 2 x 0.50 metri, per spessori di 1.5, 3, 5, e 8 centimetri. Tale materiale veniva usato nelle costruzioni civili e industriali per la sua notevole resistenza in rapporto alla sua bassa massa specifica. La sua caratteristica principale è la minima conducibilità termica ed acustica, dovuta all'alto grado di porosità creata dagli innumerevoli e irregolari canalicoli che contiene.

Le lastre di Populit si possono segare, inchiodare e intonacare. Esse aderiscono tenacemente alle superfici murarie mediante l'interposizione di malta di cemento o di calce. Il populit non è infiammabile e sottoposto all'azione prolungata del fuoco si carbonizza senza produrre fiamma.

Trovava largo impiego per la formazione di tramezzi e per separare locali che richiedono un isolamento termico o acustico ed ebbe ampio utilizzo nelle prime forme autarchiche di edilizia prefabbricata quali la cosiddette case Pater (ampiamente utilizzate nell'urbanistica delle città di fondazione del periodo fascista e ove servisse edificare case economiche in tempi brevi[2][3][4]) ma anche in realizzazioni di maggior dimensione e complessità[5].

Si costruivano con il Populit pareti sottili a camera d'aria, sostenute da leggera orditura di legno, intonacate sulle due facce esterne; soffiature di solai, foderature di sottotetti, isolamenti di terrazze, sottofondi di pavimenti, rivestimenti di involucri di caldaie, ecc.

Il Populit gamma è un tipo speciale che ha particolari proprietà come assorbente acustico: è costituito da una più minuta struttura cellulare, ricoperta da uno strato di materia fibro-plastica. Veniva utilizzato per migliorare l'acustica di sale pubbliche, teatri, cinema, ecc.

Il Populit onda ha caratteristiche analoghe al precedente; le lastre hanno le facce esterne ondulate per aumentare la superficie esposta al suono.

Note

  1. ^ Andrea Giuliano, https://www.researchgate.net/publication/316968088_3_I_nuovi_materiali_nell%27architettura_italiana_tra_le_due_guerre Titolo mancante per url url_capitolo (aiuto), in I materiali dell'architettura italiana tra le due guerre : conoscenza e catalogazione per il restauro architettonico, Streetlib, 2018, ISBN 978-88-925-9712-9, OCLC 1103665595. URL consultato il 1º aprile 2022.
  2. ^ Ronchi: “Case Pater”, ad ogni elezione tutti hanno la loro soluzione definitiva, su lavoceditrieste.net.
  3. ^ OSTIA SEGRETA – Acilia, le Casette Pater, su ostia.newsgo.it.
  4. ^ Giancarlo Martina, Villette fatiscenti lungo via Diaz: dopo le proteste arriva l’ordinanza, in Messaggero Veneto, 18 agosto 2018.
  5. ^ Anna Bruna Menghini, Architetture italiane del novecento a Tirana L’ex circolo italo albanese Skanderberg (PDF), in Bollettino del centro di studi per la storia dell'architettura, n. 3, 2019.
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