Papaoutai

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Papaoutai
singolo discografico
Screenshot tratto dai momenti finali del video del brano: non avendo avuto successo nel far reagire il padre, il figlio lo imita e si trasforma a sua volta in un corpo inanimato
ArtistaStromae
Pubblicazione13 maggio 2013
Durata3:51
Album di provenienzaRacine carrée
GenereDance pop[1]
Musica house[2]
Hip hop[2]
Musica africana[2]
EtichettaMosaert Label, Universal Music Group
ProduttoreStromae, Aron Ottignon, Pierre Lengo, Don Brown[3]
FormatiDownload digitale, streaming, CD, vinile
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[4]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[5]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Brasile Brasile[6]
(vendite: 20 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera del Belgio Belgio (3)[8]
(vendite: 90 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[9]
(vendite: 160 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[10]
(vendite: 90 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[11]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[12]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[13]
(vendite: 60 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (2)[14]
(vendite: 60 000+)
Dischi di diamanteBandiera della Francia Francia[15]
(vendite: 1 250 000+)
Stromae - cronologia
Singolo precedente
Je cours
(2010)
Singolo successivo
(2013)
Logo
Logo del disco Papaoutai
Logo del disco Papaoutai

Papaoutai ([papautɛ], storpiatura del francese Papa où t'es, lett. "Papà dove sei?") è un singolo del cantautore belga Stromae,[16] pubblicato il 13 maggio 2013, primo estratto dall'album Racine carrée e secondo prodotto dall'autore. Il brano, divenuto estremamente popolare nel 2013, ha raggiunto il 1º posto nelle classifiche musicali in Belgio e in Francia, così come alte posizioni nelle classifiche di molti altri paesi.

La composizione è uno dei pezzi più rappresentativi dello stile di Stromae, che a un ritmo vivace contrappone un testo serio e una profonda riflessione psicosociale. Tema della canzone è l'assenza della figura paterna e l'impatto che essa ha sui figli; la canzone è per questo fortemente autobiografica, poiché ricalca il vissuto dell'infanzia dell'autore, il cui padre era stato ucciso nel genocidio del Ruanda mentre egli era ancora bambino.

Etimologia

Papaoutai non è una parola esistente, ma inventata dall'autore tramite la figura retorica francese del trompe-oreilles ("inganna-orecchie"),[17] un gioco di parole che per omofonia ricalca la domanda papa où t'es? ("papà dove sei?").[18][19] Il titolo richiama inoltre il termine empapaouter ("ingannare", spesso volgarmente inteso come "fottere"), che può essere usato come insulto (va te faire empapaouter = "vai a farti fottere").[19]

Produzione

Papaoutai è stato il primo singolo ad essere pubblicato dell'album Racine carrée il 13 maggio 2013.[20] In seguito, sull'onda del successo della canzone, Stromae realizzò anche un remix del singolo con la rapper Angel Haze.[20][21]

Come il resto delle canzoni di Racine carrée, anche Papaoutai tratta di un problema di vasta diffusione sociale,[22] ovvero l'assenza di una figura genitoriale (in questo caso paterna).[17][18] Per la composizione del brano Stromae è stato in parte ispirato dalle sue stesse esperienze di vita, poiché cresciuto solo dalla propria madre, mentre il padre aveva abbandonato la famiglia.[18][20] Il cantautore ha comunque dichiarato che Papaoutai non è un brano strettamente autobiografico, in quanto riflette un fenomeno particolarmente diffuso della società occidentale.[20]

Descrizione

Musica

Papaoutai è un 44 in si minore (naturale) e presenta una notevole stratificazione ritmica.

Nel ritornello, cuore del brano, il ritmo e l'armonia sono segnati da un basso ostinato che esegue le fondamentali degli accordi della progressione VI-iv-VII-i (sol-mi-la-si) su un ritmo sincopato formato da figure di 3+5 ottavi (6+10 sedicesimi):


\new Staff \with { midiInstrument = "electric bass (pick)" \magnifyStaff #5/7 }
\transpose a bes {
 \relative a {
 \clef bass
 \set Score.tempoHideNote = ##t
 \key a \minor
 \time 4/4
 \tempo 4 = 120
 \repeat volta 2
 { f4.->\mf d8 ~ d2 g4.-> a8 ~ a2 f4.-> d8 ~ d2 g4.-> a8 ~ a2 }
 }
}
\layout {
 \context {
 \Score
 \override SpacingSpanner.base-shortest-duration = #(ly:make-moment 1/128)
 }
 }

Al basso si sovrappone un hook melodico che chiarisce l'armonia e spezza il ritmo in uno schema di 3+3+3+3+4 sedicesimi:[N 1]


\new Staff \with { midiInstrument = "pad 3" \magnifyStaff #5/7 }
\transpose a bes {
 \relative a' {
 \clef treble
 \set Score.tempoHideNote = ##t
 \key a \minor
 \time 4/4
 \tempo 4 = 120
 \repeat volta 2
 { c8.\mp c16 ~ c8 c ~ c16 c8. c4-. d8. d16 ~ d8 e ~ e16 e8. e4-. c8. c16 ~ c8 c ~ c16 c8. c4-. d8. d16 ~ d8 e ~ e16 e8. e4-. }
 }
}
\layout {
 \context {
 \Score
 \override SpacingSpanner.base-shortest-duration = #(ly:make-moment 1/16)
 }
 }

La linea del canto segue un ritmo acefalo, innestandosi sul secondo tempo delle prime tre battute dopo l'esecuzione della nota sul tempo forte al basso:[23]


\new GrandStaff <<
 \new Staff \with { midiInstrument = "pad 3" \magnifyStaff #5/7 }
 \transpose a bes {
 \relative a' {
 \clef treble
 \set Score.tempoHideNote = ##t
 \key a \minor
 \time 4/4
 \tempo 4 = 120
 \repeat volta 2
 { c8.\mp c16 ~ c8 c ~ c16 c8. c4-. d8. d16 ~ d8 e ~ e16 e8. e4-. c8. c16 ~ c8 c ~ c16 c8. c4-. d8. d16 ~ d8 e ~ e16 e8. e4-. }
 }
 }
 \new Staff \with { midiInstrument = "choir aahs" \magnifyStaff #5/7 }
 \transpose a bes {
 \relative a {
 \clef bass
 \key a \minor
 { r4\f a8-> a-> ~ a16 a8 a16 c8-- d-. r4 a8 a ~ a16 a8 a16 c8-- b-. r4 a8 a ~ a16 a8 a16 c8-- d-. c8 c b b a16-. a8-> a16 a8 a-. }
 }
 }
 \addlyrics {
 \override LyricText.font-size = #-2
 Où t’es pa -- pa -- ou -- tai Où t’es pa -- pa -- ou -- tai 
 Où t’es pa -- pa -- ou -- tai Où t’es où t’es où pa -- pa -- ou -- tai
 }
 \new Staff \with { midiInstrument = "electric bass (pick)" \magnifyStaff #5/7 }
 \transpose a bes {
 \relative a {
 \clef bass
 \key a \minor
 { f4.->\mf d8 ~ d2 g4.-> a8 ~ a2 f4.-> d8 ~ d2 g4.-> a8 ~ a2 }
 }
 }
>>
 \layout {
 \context {
 \Score
 \override SpacingSpanner.base-shortest-duration = #(ly:make-moment 1/2)
 }
 }

Video musicale

Svolgimento

Nel video musicale del singolo, che ha luogo in un piccolo sobborgo idilliaco dai colori sfumati, viene mostrato un bambino che cerca in ogni modo di interagire col padre (interpretato dallo stesso Stromae), il quale siede immobile su una poltrona con un'espressione e una posa immobili che ricordano quelli di un manichino.[20][24][25][26][27] Il bambino compie varie azioni per tentare di far reagire il padre, come tirargli una palla o parlargli in modo aggressivo, ma nulla sembra avere effetto.[2][20][25] Mentre il bambino tenta invano di causare una qualsiasi reazione nel genitore, all'esterno della loro casa vengono costantemente mostrate altre coppie genitori-figli che invece appaiono molto affiatate, esibendosi anche in vari balli davanti al bambino solo.[25] Nel finale, dopo aver solo immaginato una reazione del padre,[20] il bambino rinuncia ai tentativi di animarlo e si siede al suo fianco assumendo la stessa rigida posizione.[2][16][26][27][28]

Coreografia

La coreografia del singolo, curata da Marion Motin,[2] è particolarmente studiata: all'immobilità assoluta del padre del bambino si contrappongono i balli sfrenati degli altri personaggi, contribuendo così a creare un senso di alienazione nel protagonista.[25] Stromae, rinomato per la sua abilità nella danza, riesce a caratterizzare il suo personaggio nel senso opposto, mantenendosi estremamente rigido ed eseguendo movimenti robotici e innaturali anche nella scena in cui il figlio lo immagina finalmente reattivo.[20][25][27][29] Come rivelato dal regista del video Raf Reyntjens, inizialmente non era previsto che Stromae recitasse nella clip, ma alla fine, ritenendo l'uso di un fantoccio e di effetti speciali non soddisfacente, scelse di parteciparvi.[20] Durante le successive esecuzioni dal vivo della canzone, il cantautore si è spesso fatto introdurre al pubblico venendo trasportato immobile sul palco fingendo di essere un manichino.[30]

Testo

Parole e stile

(FR)

«Tout le monde sait comment on fait des bébés
Mais personne sait comment on fait des papas»

(IT)

«Tutti lo sanno come si fanno i bambini
Ma nessuno sa come si fanno i papà»

(Stromae, Papaoutai[16][31])

Il brano è cantato in prima persona. Il ritornello consiste in una ripetizione quasi ossessiva del titolo della canzone, Papaoutai,[31] che formulato come una litania[32] torna ad assumere il valore di domanda ("papà dove sei?") del figlio nei confronti del padre.[26] Ciò è evidenziato nel video musicale, in cui al ritornello si abbinano immagini dall'alto valore simbolico, come le esibizioni delle coppie modello di genitori-figli e la sospirata reazione del padre (che in realtà avviene solo nell'immaginazione del protagonista).[25] Se accostato al termine volgare empapaouter, il ritornello potrebbe essere interpretabile anche come uno sfogo esasperato del cantante.[19]

Come per altre canzoni di Stromae, anche Papaoutai presenta un forte contrasto tra la vivacità della musica e la serietà dell'argomento che tratta,[33] divenendo quindi esponente dello stile peculiare dell'autore, costituito da un misto di rap, hip pop e musica africana,[30] da alcuni critici definito come «danza del male» o «danza del suicidio».[22]

Stromae durante un'esibizione (2014)

Significato

I controversi significati della canzone e soprattutto del video rimasero nascosti fino a quando Stromae, dopo insistenti domande della stampa,[34] li rivelò in un'intervista: il video è una rielaborazione da parte dell'artista della sua infanzia vissuta in mancanza del padre, che aveva lasciato la famiglia tornando nel paese d'origine, il Ruanda, finendo poco dopo ucciso nel genocidio del 1994.[2][26][31] Stromae inizialmente era ignaro del tragico destino del padre, poiché la madre per anni gli disse solamente che il genitore era "via per lavoro".[31]

Soprattutto il video musicale chiarisce il senso della canzone, contrapponendo il rapporto disfunzionale tra il bambino protagonista e il padre inanimato e quello invece idilliaco e mitizzato delle altre coppie genitori-figli che compaiono durante la canzone, le quali costituiscono il modello di come una famiglia dovrebbe essere.[24] Il ricordo del padre, benché egli sia assente, è onnipresente nella vita del figlio ed è incarnato dal manichino.[2][31] La rinuncia finale del bambino e la sua imitazione dell'immobilità del padre simboleggiano quindi gli effetti negativi che l'assenza del genitore può avere sul figlio,[31] favorendo l'apprendimento di comportamenti deleteri[2] e l'insorgenza di traumi emotivi, spersonalizzazione, solitudine.[26][28]

Da un punto di vista più ampio, Papaoutai può rappresentare non solo la tristezza per l'assenza del genitore, ma anche la nostalgia per un passato perduto che possa in parte sanare il dolore provato, far comprendere gli errori commessi e quindi correggersi in tempo («Ditemi da dove veniva [mio padre] / e saprò dove sto andando»).[18]

Popolarità e diffusione

Papaoutai si dimostrò una delle principali hit europee del 2013, dominando le classifiche musicali di vari Stati del continente.[2][26] Il video musicale della canzone venne caricato su YouTube il 6 giugno 2013, e per l'anno successivo era già diventato il video di lingua francese più popolare al mondo con 120 milioni di visualizzazioni.[20] Al 2019 manteneva ancora il primato con 666 milioni di visualizzazioni.[2] Nel 2023 aveva raggiunto il miliardo di visualizzazioni,[31] venendo tuttavia surclassato dal videoclip di Dernière danse della cantante francese Indila (al 2024 1,1 miliardi di visualizzazioni, circa 100 milioni in più di Papaoutai).[35] Per lunghi periodi il brano ha inoltre dominato le classifiche delle canzoni più ascoltate su iTunes,[22] mantenendosi stabilmente nelle classifiche dei singoli più ascoltati di vari paesi anche nel 2014, e in Francia fino al 2015.

Il video musicale di Papaoutai vinse il Festival international du film francophone de Namur del 2013, e venne nominato agli NRJ Music Award del 2014 come video dell'anno[28] e agli UK Music Video Awards come migliore coreografia.[36] La canzone collezionò inoltre numerose nomination, come quella come Festival Anthem of the Year allo Europe Festival Awards del 2014.[37]

Papaoutai, data la sua grande popolarità, è stata oggetto anche di numerosi remix, come quello del 2014 dei Pentatonix,[38] e cover, come quella del 2014 di Erza Muqoli per i provini di France's Got Talent[39] e del 2020 di Froukje Veenstra.[40] Sono state prodotte anche parodie da parte della televisione francese, di canali YouTube e persino del personale dell'ospedale di Les Lilas.[28]

Tracce

Download digitale

Di seguito, secondo Spotify, le tracce del singolo:[41]

  1. Papaoutai[16] – 3:51
  2. Papaoutai (Extended)[42] – 6:18
  3. Papaoutai (Nicolaz Remix)[43] – 5:52
  4. Papaoutai (Liam Summers Remix)[44] – 4:04
  5. Papaoutai (Mistique Remix)[45] – 5:00

7"

Il singolo è stato pubblicato anche come vinile assieme alla sua versione strumentale:[46]

  1. Papaoutai
  2. Papaoutai (instrumental)

Formazione

Di seguito la formazione del gruppo che ha realizzato il brano:[3]

Classifiche

Classifiche settimanali

Classifica (2013-2014) Posizione
massima
Austria[47] 3
Belgio (Fiandre)[48] 3
Belgio (Vallonia)[49] 1
Canada[50] 70
Finlandia[51] 4
Francia[52] 1
Germania[53] 6
Italia[54] 10
Libano[55] 14
Paesi Bassi[56] 2
Repubblica Ceca[57] 10
Russia[58] 2
Spagna[59] 36
Svizzera[60] 4
Ungheria[61] 29

Classifiche di fine anno

Classifica (2013) Posizione
Austria[62] 44
Belgio (Fiandre)[63] 9
Belgio (Vallonia)[64] 1
Francia[65] 4
Paesi Bassi[66] 6
Russia[67] 56
Svizzera[68] 22
Ucraina[69] 83
Classifica (2014) Posizione
Belgio (Fiandre)[70] 57
Belgio (Vallonia)[71] 34
Francia[72] 36
Italia[73] 36
Paesi Bassi[74] 72
Russia[75] 121
Svizzera[76] 36
Classifica (2015) Posizione
Francia[77] 156

Note

Annotazioni

  1. ^ Cosiddetto doppio tresillo in sedicesimi, schema derivato dal jazz e dal ragtime, cfr. (EN) Richard Cohn, A Platonic Model of Funky Rhythms (PDF), in MTO, vol. 22, n. 2, giugno 2016, p. 7. URL consultato il 6 agosto 2024. Un 3+3+3+3+2+2 si realizza con la sovrapposizione della voce.

Riferimenti

  1. ^ (EN) Papaoutai - Stromae, su allmusic.com, 21 agosto 2013.
  2. ^ a b c d e f g h i j k Lucia Romanello, Papaoutai, la tragica storia che ha cambiato la vita di Stromae, su zon.it, 13 novembre 2019.
  3. ^ a b (FR) Fabrice Lafitte, Stromae - Papaoutai, su histoiredeschansons.com, 13 maggio 2013.
  4. ^ (EN) Papaoutai, su British Phonographic Industry. URL consultato il 2 dicembre 2022.
  5. ^ (DE) Stromae - Papaoutai – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 18 marzo 2021.
  6. ^ (PT) Stromae – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 17 luglio 2024.
  7. ^ (EN) Stromae - Papaoutai – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 18 marzo 2021.
  8. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2013, su Ultratop. URL consultato il 18 marzo 2021.
  9. ^ (EN) Papaoutai – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 25 novembre 2022.
  10. ^ (DA) Papaoutai, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 novembre 2021.
  11. ^ Papaoutai (certificazione), su FIMI. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  12. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, NVPI. URL consultato il 12 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2019).
  13. ^ (EN) Song - Papaoutai, su elportaldemusica.es, 2013.
  14. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 18 marzo 2021.
  15. ^ (FR) Fabrice Lafitte, Stromae - Papaoutai, su histoiredeschansons.com, 13 maggio 2013.
  16. ^ a b c d Filmato audio (FR) Stromae, Papaoutai, 6 giugno 2013.
  17. ^ a b Lescure 2014, cap. Papaoutai, p. 1.
  18. ^ a b c d Lamothe 2023, p. 11.
  19. ^ a b c Prak-Derrington 2021, p. 251.
  20. ^ a b c d e f g h i j Lescure 2014, cap. Papaoutai, p. 2.
  21. ^ Filmato audio (FREN) Stromae e Angel Haze, Papaoutai, 18 settembre 2022.
  22. ^ a b c Burnett 2017, p. 79.
  23. ^ (EN) Samuel Wright, Music, Hodder Education, 2021, ISBN 9781510475519.
  24. ^ a b Lamothe 2023, p. 12.
  25. ^ a b c d e f Stevens 2023, p. 285.
  26. ^ a b c d e f Stromae - Papaoutai, su significatocanzoni.it, 2013.
  27. ^ a b c Angel 2019, p. 2.
  28. ^ a b c d Lescure 2014, cap. Papaoutai, p. 3.
  29. ^ Léger 2014, p. 127.
  30. ^ a b Burnett 2017, p. 80.
  31. ^ a b c d e f g Galliani 2023.
  32. ^ Prak-Derrington 2021, p. 250.
  33. ^ Léger 2014, p. 126.
  34. ^ Lescure 2014, cap. Papaoutai, pp. 1-2.
  35. ^ Filmato audio (FR) Indila, Dernière Danse.
  36. ^ (EN) David Knight, UK Music Video Awards 2013: here are the nominations..., su promonews.tv, 1º ottobre 2013.
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  38. ^ (FR) Pentatonix, Papaoutai (remix), su youtube.com, 25 settembre 2014.
  39. ^ Filmato audio Erza Muqoli, Papaoutai, 16 dicembre 2014.
  40. ^ Filmato audio Froukje Veenstra, Papaoutai, 10 giugno 2020.
  41. ^ Papaoutai, su open.spotify.com, 1º gennaio 2013.
  42. ^ Filmato audio (FR) Stromae, Papaoutai (Extended), 4 settembre 2018.
  43. ^ Filmato audio (FR) NicolazVideoChannel, Papaoutai (Nicolaz Remix), 16 ottobre 2013.
  44. ^ Filmato audio (FR) Liam Summers, Papaoutai (Liam Summers Remix), 4 settembre 2018.
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  73. ^ CLASSIFICHE ANNUALI 2014 "TOP OF THE MUSIC" FIMI-GfK: UN ANNO DI MUSICA ITALIANA, su fimi.it. URL consultato il 19 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2015).
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  75. ^ (RUEN) Top Radio Hits Russia Annual Chart, su tophit.com, 2014 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2023).
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Bibliografia

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  • (EN) Joanne Burnett, Why Stromae Matters: Dance Music as a Master Class for the Social Issues of Our Time, in The French Review, vol. 91, n. 1, ottobre 2017, pp. 79-92.
  • Lorenzo Galliani, 4. Papaoutai, in Canzoni in classe, collana Maestri di frontiera, Milano, Àncora Editrice, 2023, ISBN 978-88-514-2814-3.
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  • (FR) Nicolas Léger, Stromae: Icône pop et jeune homme triste, in Esprit, n. 404, 5 maggio 2014, pp. 125-127.
  • Claire Lescure, Stromae maestro formidabile, Milano, Mondadori, 2014, ISBN 9788851051303.
  • (FR) Emmanuelle Prak-Derrington, Magie de la répétition, Lione, Ens, 2021, ISBN 979-10-362-0270-4.
  • (EN) Peter A. J. Stevens, Qualitative Data Analysis: Key Approaches, Londra, SAGE, 2023, ISBN 978-1-5297-3041-8.

Collegamenti esterni

  • (FR) Sito ufficiale, su stromae.net. Modifica su Wikidata
  • Filmato audio Stromae - Papaoutai, su YouTube, 6 giugno 2013. Modifica su Wikidata
  • (EN) Papaoutai, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Papaoutai (canzone), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Papaoutai (album), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
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