Lodovico Ligato
Lodovico Ligato | |
---|---|
Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | VIII, IX |
Gruppo parlamentare | DC |
Circoscrizione | Calabria |
Collegio | Catanzaro-Reggio Calabria |
Incarichi parlamentari | |
segretario della Commissione parlamentare Trasporti | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Giornalista |
Lodovico Ligato (Reggio Calabria, 15 agosto 1939 – Reggio Calabria, 27 agosto 1989) è stato un politico italiano, deputato della Democrazia Cristiana, presidente delle Ferrovie dello Stato.
Biografia
Giornalista della Gazzetta del Sud sin dai primi anni '60, poi assessore regionale in Calabria, viene eletto per la prima volta deputato nel giugno 1979 e rieletto nel giugno 1983, quando diviene segretario della Commissione Trasporti della Camera. Il 15 novembre 1985 è nominato presidente dell'Ente Ferrovie dello Stato.
Coinvolto nello "scandalo delle lenzuola d'oro"[1], nel novembre del 1988 fu costretto a dimettersi dalla presidenza delle Ferrovie.
Venne assassinato a colpi di pistola a Bocale di Reggio Calabria il 27 agosto 1989[2], in un agguato di stampo mafioso i cui mandanti sono ritenuti Pasquale Condello, Santo Araniti, Paolo Serraino e Diego Rosmini e l'esecutore materiale Giuseppe Lombardo (tutti condannati con sentenza definitiva)[3][4][5][6][7][8].
Il pentito Paolo Iannò, collaboratore del processo Olimpia 3 dichiarò che il suo omicidio fu pianificato in due incontri, uno tra maggio e giugno del 1989 tra Filippo Barreca (poi pentito), Paolo Serraino, Pasquale Condello, Diego Rosmini senior, Santo Araniti, Domenico Repaci (Araniti) e Antonino Modafferi (Araniti) e un secondo avvenuto circa 45 giorni dopo, tra Pasquale Condello, Domenico Araniti insieme ad altre persone[9][10].
Note
- ^ Lenzuola d'oro alle ferrovie, incriminati Ligato e Coletti, in La Stampa, 21 gennaio 1989. URL consultato il 1º aprile 2011.
- ^ Ligato ucciso dalla 'ndrangheta, in La Stampa, 28 agosto 1989. URL consultato il 1º aprile 2011.
- ^ Condello, leader pacato e spietato Boss con una lunga scia di sangue, in repubblica.it, 19 febbraio 2008. URL consultato il 20 febbraio 2008.
- ^ Preso il boss Araniti, in Corriere.it. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2012).
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/09/10/ligato-quel-delitto-dimenticato.html
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/05/ecco-perche-uccisero-ligato.html
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/30/politici-mafia-vincente-dietro-omicidio-ligato.html
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/22/omicidio-ligato-cinque-ergastoli.html
- ^ https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/16/omicidio-ligato-sei-arresti-in-calabria.html
- ^ Monica Centofante, Sono Barreca e Araniti i mandanti dell'omicidio Ligato, in Antimafia Duemila. URL consultato l'8 novembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2015).
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Lodovico Ligato, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62353100 · ISNI (EN) 0000 0000 4716 4097 · LCCN (EN) n2003101658 · GND (DE) 11920164X |
---|