I monti di vetro

I monti di vetro
PaeseItalia
Anno1972
Formatoserie TV
Generefantasy, per ragazzi
Episodi2
Durata30 min (episodio)
Crediti
RegiaSergio Tau
SceneggiaturaDonatella Ziliotto
Interpreti e personaggi
  • Antonello Campodifiori: Occhio della Notte
  • Elizabeth Wolff: Dolasilla
  • Stefan Mohr: Occhio della Notte bambino
  • Karl Ramoser: Secondo bambino
  • Helmut Profunser: Occhio della Notte ragazzo
  • Giovanni Demetz: Vecchio del campo dei papaveri
  • Maurizio Tocchi: L'uomo da un braccio solo
  • Konrad Baumgartner: Spina de Mul
  • Bruno Laner: Re dei Fanes
  • Joseph Frotscher: Minatore cieco
  • Ernst Baurmgartner: Spada di fuoco
  • Jacob Ramoser e Paul Lobis: I figli del Sole
  • Giovanna Visone: Dolasilla bambina
  • Konrad Lun: un ragazzo
  • Salvatore Furnari: il nano
MusicheEgisto Macchi
ProduttoreRai
Prima visione
Dalvenerdì 14 gennaio 1972
Alvenerdì 4 febbraio 1972
Rete televisivaPrimo canale Rai
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I monti di vetro è una serie televisiva italiana del 1972, ispirata alla saga dei Fanes[1]. Venne replicato dalla Rai a settembre 1973[2]. Il regista Sergio Tau ha lavorato in teatro, al cinema e poi in Rai fino al 2007[3].

Trama

Un fanciullo scende dalle montagne delle Dolomiti: appartiene alla tribù dei "Figli del Sole" ed è accompagnato da una cornacchia amica. Il suo popolo non dà nulla in eredità ai figli, nemmeno il nome e lui quindi deve conquistarne uno. Alla sua vicenda si intreccia quella della piccola Dolasilla, figlia del re dei Fanes, amici delle tenebre e nemici acerrimi dei "Figli del Sole". Il genio maligno della montagna, Spina-de-Mul, impone al fanciullo il nome "Occhio della notte". Il fanciullo è scacciato dalla sua gente per via del nome, che lo condanna a rimanere lontano dai "Figli del Sole". Oltre ai due ragazzi vi è un altro personaggio, "l'Uomo da un braccio solo" (l'altro è nascosto da uno scudo immenso ricavato da un albero secolare), che è un guerriero barbaro venuto da oltre i monti, con armi strane e potenti, e si è conquistato l'amicizia del re dei Fanes. Nell'arco delle quattro puntate si sviluppa la vicenda di questi personaggi: divenuti adulti Occhio della notte e Dolasilla si innamorano e dovranno affrontare molte difficoltà.

Produzione

Il film, realizzato interamente a colori, venne trasmesso in bianco e nero, e si avvalse della scenografia naturale delle Dolomiti, in particolare l'altopiano del Renon, il passo Sella, la forcella del Sassolungo, il Plan de Corones e altri luoghi. La sigla Il cavaliere solo e senz'armi, testo di Sergio Tau musicato da Egisto Macchi, è cantata da Antonello Campodifiori

Voci correlate

Note

  1. ^ I Fanes nel cinema, teatro, radio, televisione, su ilregnodeifanes.it. URL consultato il 23 agosto 2024.
  2. ^ Radiocorriere n° 39 dal 23 al 29 settembre 1973 (TXT), su archive.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
  3. ^ Sergio Tau, su marsilioeditori.it. URL consultato il 23 agosto 2024.

Collegamenti esterni

  • (EN) I monti di vetro, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 23 agosto 2024.
  • Un articolo dal Radiocorriere TV, su Radiocorriere.it. URL consultato il 23 agosto 2024.
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