Georg Franz Ebenhech
Georg Franz Ebenhech, oppure Ebenhecht o Ebenhoch (Lodersleben, 1710 – Berlino, 21 febbraio 1757), è stato uno scultore e intagliatore tedesco.
Biografia
Ebenhech fu uno scultore e un intagliatore in avorio attivo prevalentemente a Lipsia, a Potsdam e a Berlino.[1]
Fu tra i collaboratori di F. B. Adam della decorazione del parco di San-Souci, dove si trovano, tra altre sue sculture minori, quattro suoi gruppi mitologici.[1]
Lavorò anche all'interno del castello, lasciandovi numerosi esempi della sua arte, specialmente nelle decorazioni e nelle sculture della 'sala di marmo'.[2]
Le sue opere maggiori sono, tuttavia, a Berlino, dove era stato chiamato da Federico II di Prussia e dove, nel 1751, fu accolto tra i membri onorari della Accademia.[2]
Lasciò a Berlino numerose sculture e decorazioni nel Teatro dell'Opera e le statue dei dodici Apostoli nella chiesa cattolica considerate il suo capolavoro.[2]
Fu anche un abile e raffinato intagliatore in avorio.[2]
Molti dei suoi lavori sono conservati ed esposti nella biblioteca municipale di Lipsia.[2]
Opere
- Due dei quattro gruppi di portalampada sulla "Scala verde" presso il Palazzo della città di Potsdam
- Fechter nell'ex colonnato del combattente al Palazzo della città di Potsdam
- Nettuno e Naiadi con putti nella Grotta di Nettuno nel Parco Sanssouci, 1779
- Sfinge di Westseite nel Parco di Sanssouci
Note
Bibliografia
- (DE) Gerdt Streidt e Peter Feierabend, Preußen. Kunst und Architektur, Colonia, Könemann, 1998, p. 229.
- (DE) Hans-Joachim Giersberg, Das Potsdamer Stadtschloss, Potsdam, 1998, p. 61.
- (DE) Hans-Joachim Giersberg, Georg Franz Ebenhech, in Beschreibung der Königlichen Residenzstädte Berlin und Potsdam, II, n. 148, 1779, p. 682.
- (DE) Peter Heinrich Millenet e J. Hildy Franklin, Kritische Anmerkungen den Zustand der Baukunst in Berlin und Potsdam betreffend, Berlino, 1776, p. 38.
Voci correlate
- Storia dell'arte
- Storia della scultura
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Collegamenti esterni
- Ebenhecht, Georg Franz, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
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