Gens Fannia

Magistrature della gens Fannia
PeriodoRepubblica romana
Consolati2
Tribunati consolari0
Dittature0
Censure0
Magistri equitum0
Decemvirati0
Tribunati della plebe2

La gens Fannia fu una gens romana, di cui fecero parte alcuni personaggi influenti dello Stato tra cui un comandante dell'esercito, due consoli, un giudice e due tribuni della plebe; è attestata a partire dal 161 a.C.. All'interno della gens il praenomen più comune è Gaio.

Origini

Di umili origini[senza fonte], la famiglia non viene menzionata prima del II secolo a.C., quando nel 161 a.C. fu affidato il consolato a Gaio Fannio Strabone.[1] In seguito il figlio omonimo fu eletto a sua volta console nel 122.

La famiglia diede il nome all'omonima legge Lex Fannia e per via di qualche fondo qui posseduto da membri della gens nel territorio dell'attuale comune di Fagnano Olona.[senza fonte]


Tria nomina

Praenomina

Tra i praenomina associati abbiamo 11 Gaio, 1 Marco e 1 Lucio.[1]

Cognomina

Tra i cognomina associati abbiamo Caepio ("Cepione") e Strabo ("Strabone").[1]

Membri

Fannii Strabones

  • Gaio Fannio Strabone, nonno del console del 161 a.C.;
  • Gaio Fannio Strabone, padre del console del 161 a.C.;
  • Gaio Fannio Strabone, console nel 161 a.C.;[2][3][4][5]
  • Marco Fannio Strabone, padre dello storico
  • Gaio Fannio Strabone, figlio del console del 161 a.C., a sua volta console nel 122;[6][7][8][9][10]
  • Gaio Fannio Strabone, fu in gioventù soldato sotto Scipione l'Emiliano. Insieme a Tiberio Gracco fu il primo ad oltrepassare le mura di Cartagine quando la città fu assediata e conquistata. In seguito divenne un oratore, il cui stile fu più forte di quello del cugino, console nel 122, ma fece la sua fortuna come storico di eventi a lui contemporanei che furono in seguito ripresi da Sallustio.[11][12][13][14][15][16]

Fannii Caepiones

  • Fannio Cepione, cospirò con Lucio Licinio Murena contro Augusto nel 22 a.C. Accusato da Tiberio, non presente al processo, fu condannato a morte e in seguito giustiziato.[17][18][19][20]

Altri Fannii

  • Gaio Fannio, tribuno della plebe nel 187 a.C.;[21]
  • Marco Fannio figlio di Gaio triumviro monetale del 123 a.C.[22]
  • Fannia, moglie di Gaio Titino;[23][24]
  • Gaio Fannio, eques;[25]
  • Marco Fannio, giudice;[26]
  • Lucio Fannio, combatté nelle Guerre mitridatiche, con altri compagni (tra cui Lucio Mago) disertò, unendosi a Mitridate, e fu perciò dichiarato nemico pubblico dal Senato;[27][28][29][30][31]
  • Gaio Fannio Cherea o Chaereas, liberto di origine greca, fu oggetto di una causa a cui partecipò Cicerone;[32]
  • Gaio Fannio, uno degli accusatori di Clodio nel 61 a.C.;[33][34]
  • Gaio Fannio, tribuno della plebe nel 59 a.C.,[35][36] insieme ai tribuni Quinto Ancario e Domizio Calvino, al console Bibulo e a Caton l'Uticense si oppose alla lex Julia agraria senza successo, in quanto Bibulo fu ricoperto di sterco e pubblicamente umiliato mentre Fannio e il resto della delegazione conservativa furono costretti alla fuga.[37] Fu anche probabilmente pretore nel 54 a.C.[38] o nel 50 a.C.[39] e propretore nel 49-48 a.C. prima in Sicilia poi in Asia;[39][40]
  • Fannio, uno dei comandanti di Gaio Cassio Longino nel 42 a.C.;[41]
  • Fannio Quadrato, un contemporaneo di Orazio che parlò di lui come di un parassita asservito a Tigellio Ermogene;[42][43]
  • Fannia, seconda moglie di Gaio Elvidio Prisco, accompagno il consorte durante il suo esilio prima sotto Nerone e poi anche sotto Vespasiano;[44][45]
  • Gaio Fannio, contemporaneo di Plinio, fu autore di un'opera relativa a persone giustiziate o esiliate da Nerone dal titolo Exitus Occisorum aut relegatorum. L'opera, rimasta incompiuta al terzo libro a causa della prematura morte dell'autore, dovette essere molto popolare all'epoca sia per il soggetto che per lo stile.[46]

Note

  1. ^ a b c William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology.
  2. ^ Aulus Gellius, Noctes Atticae ii. 24, xv. 11.
  3. ^ Svetonio, De Claris Rhetoribus 1.
  4. ^ Macrobio, Saturnalia ii. 13.
  5. ^ Plinio il Vecchio, Storia Naturale x. 50. s. 71.
  6. ^ Cicerone, Bruto 26, De Oratore iii. 47.
  7. ^ Plinio il Vecchio, Storia Naturale ii. 32.
  8. ^ Plutarco, Vite parallele, Gaio Gracco 8, 11, 12.
  9. ^ Gaius Julius Victor, de Art. Rhet. p. 224, ed. Orelli.
  10. ^ Meyer, Oratorum Romanorum Fragmenta p. 191 ff, 2nd ed.
  11. ^ Plutarco, Vite parallele, Tiberio Gracco 4.
  12. ^ Appiano, Hispanica 67.
  13. ^ Cicerone, De re publica i. 12, Laelius de Amicitia 1, Bruto, 26, 31, De Legibus i. 2, Epistulae ad Atticum xii. 5.
  14. ^ Gaius Sallustius Crispus, ap. Victorin p. 57, ed. Orelli.
  15. ^ August Wilhelm Ferdinand Krause, Vitae Et Fragmenta Veterum Historicorum Romanorum (1833), p. 171 ff.
  16. ^ Johann Caspar von Orelli, Onomasticon Tullianum pp. 249, 250.
  17. ^ Cassio Dione, Roman History liv. 3.
  18. ^ Marco Veglio Patercolo, Compendium of Roman History ii. 91.
  19. ^ Svetonio, De Vita Caesarum, Augustus 19, Tiberius 8.
  20. ^ Seneca, De Clementia 9, De Brevitate Vitae 5.
  21. ^ Tito Livio, Ab Urbe Condita xxxviii. 60.
  22. ^ RRC 275/1, su numismatics.org. URL consultato l'8 febbraio 2024.
  23. ^ Valerius Maximus, Factorum ac Dictorum Memorabilium libri IX viii. 2. § 3.
  24. ^ Plutarco, Vite parallele, Marius 38.
  25. ^ Cicerone, In Verrem i. 49.
  26. ^ Cicerone, Pro Sexto Roscio 4, Schol. Gronov. ad Roscian. p. 427, ed. Orelli.
  27. ^ Appiano, Bella Mithridatica 68.
  28. ^ Plutarco, Vite parallele, Sertorius 24.
  29. ^ Orosio, Historiarum Adversum Paganos Libri VII vi. 2.
  30. ^ Cicerone, In Verrem i. 34.
  31. ^ Pseudo-Asconius, ad Verr. p. 183, ed. Orelli.
  32. ^ Cicerone, Pro Quinto Roscio Comoedo.
  33. ^ Cicerone, Epistulae ad Atticum ii. 24, Philippicae xiii. 6.
  34. ^ Appiano, Bellum Civile 4. 84, v. 139.
  35. ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, II, New York, 1952, p. 189.
  36. ^ Cicerone, Pro Sexto Roscio 53, In Vatinium Testem 7, Epistulae ad Atticum vii. 15, viii. 15, xi. 6.
  37. ^ (EN) His Year: Julius Caesar (59 B.C.E.). URL consultato il 6 marzo 2021.
  38. ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, II, New York, 1952, p. 222.
  39. ^ a b (EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, II, New York, 1952, p. 262.
  40. ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The Magistrates of the Roman Republic, II, New York, 1952, p. 565.
  41. ^ Appiano, Bellum Civile iv. 72.
  42. ^ Orazio, Satire i. 4, 21, i. 10, 80, with the Schol.
  43. ^ M. Augustus Weichert (ed.), Poëtarum Latinorum Reliquiae p. 290 ff.
  44. ^ Plinio il Giovane, Epistole i. 5, vii. 19.
  45. ^ Svetonio, De Vita Caesarum, Vespasiano 15.
  46. ^ Plinio il Giovane, Epistole v. 5.

Bibliografia

Fonti primarie
Fonti secondarie

Voci correlate

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