Francesco Giuseppe Bini

Francesco Giuseppe Bini
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Equitazione
SpecialitàCorse a pelo
Carriera
Palio di Siena
SoprannomeCiccina
Esordio17 agosto 1794
  Lupa
Ultimo Palio16 agosto 1829
  Torre
Vittorie4 (su 21 corse)
Ultima vittoria3 luglio 1825
  Torre
 
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Francesco Giuseppe Bini detto Ciccina (Empoli, 17 febbraio 1776 – 18..) è stato un fantino italiano.

Noto anche come Tremamondo,[1] vinse per quattro volte il Palio di Siena.

Faceva parte di una famiglia di fantini: era fratello di Gregorio Bini detto Belgrado, nonché cugino di Geremia Menghetti detto Figlio di Piaccina e di Giuseppe Menghetti detto Giuseppetto,[1] questi ultimi figli rispettivamente di Luigi Menghetti detto Piaccina[2] e di Angiolo Menghetti detto Biancalana.[3]

Carriera

Ciccina esordì al Palio il 17 agosto 1794, correndo senza successo per la Lupa.

Alla sua settima partecipazione, il 17 agosto 1814, colse la prima vittoria difendendo i colori della Torre. Al secondo giro ingaggiò una lotta con Cicciolesso nel Nicchio, fino a quel momento primo, che tentò di fermare Ciccina trattenendone per le redini il cavallo. Ai due si affiancò l'ocaiolo Piaccina, zio di Ciccina, che Cicciolesso tentò di gettare da cavallo. Non riuscendovi, Cicciolesso saltò direttamente sul barbero dell'Oca, che finì per ritrovarsi con due fantini sul dorso, ma così facendo fu costretto a lasciare la presa dalle redini del cavallo torraiolo: Ciccina ne approfittò per divincolarsi, andando a vincere il Palio.[4]

Ciccina seppe già ripetersi alla successiva carriera del 2 luglio 1815: con indosso il giubbetto dell'Aquila, partì secondo dietro la Selva con Caino, che riuscì a superare al terzo passaggio alla curva di San Martino.[5]

Colse la terza vittoria il 2 luglio 1821 di nuovo con l'Aquila, dopo essere partito primo e aver condotto la carriera per la sua interezza.

I suddetti tre successi furono ottenuti da Ciccina con lo stesso cavallo: il baio scuro di Stanislao Pagliai, il più vittorioso, con nove successi, nella storia del Palio di Siena.

Il 3 luglio 1825, ancora nella Torre, colse la sua quarta e ultima affermazione sul morello di Salvatore Felli, dopo una nuova battaglia con Cicciolesso, su cui Ciccina ebbe la meglio disarcionandolo da cavallo.[6]

Chiuse la propria carriera il 16 agosto 1829, vestendo di nuovo il giubbetto della Torre.

Presenze al Palio di Siena

Le vittorie sono evidenziate ed indicate in neretto.

Palio Contrada Cavallo Note
17 agosto 1794   Lupa Baio di G. Gigli
2 luglio 1795   Lupa Grigio di M. Bonci
17 agosto 1795   Leocorno Morello di S. Ceccarelli scosso
2 luglio 1796   Pantera Baio di G. Livi
16 agosto 1796   Pantera Baio di M. Di Grazia
2 luglio 1814   Drago Baio di B. Fontani
17 agosto 1814   Torre Baio di S. Pagliai
2 luglio 1815   Aquila Baio di S. Pagliai
2 luglio 1817   Onda Grigio di S. Felli
17 agosto 1817   Drago Morello di G. Lapi
2 luglio 1818   Chiocciola Morello di G. B. Masoni
16 agosto 1818   Chiocciola Sauro di G. Lippi
19 agosto 1818   Chiocciola Morello di B. Donzelli scosso
30 marzo 1819   Torre Baio di D. Meini
16 agosto 1820   Valdimontone Baio di A. Lippi
2 luglio 1821   Aquila Baio di S. Pagliai
16 agosto 1821   Nicchio Baio di E. Barbetti
27 settembre 1824   Civetta Morello di P. Franci
3 luglio 1825   Torre Morello di S. Felli
16 agosto 1826   Torre Morello di E. Barbetti
16 agosto 1829   Torre Morello di P. Coppi scosso

Note

  1. ^ a b Bini Francesco Giuseppe (Ciccina), su Il Palio.org. URL consultato il 13 agosto 2023.
  2. ^ Menghetti Geremia (Figlio di Piaccina), su Il Palio.org. URL consultato il 13 agosto 2023.
  3. ^ Menghetti Giuseppe (Giuseppetto), su Il Palio.org. URL consultato il 13 agosto 2023.
  4. ^ Lombardi, pp. 92-94.
  5. ^ Lombardi, pp. 94-95.
  6. ^ Lombardi, pp. 122-123.

Bibliografia

  • Paolo Tertulliano Lombardi, Memorie di Palio a cavallo di tre secoli, Siena, Cantagalli, 2003, ISBN 8882721132.

Collegamenti esterni

  • Scheda di Ciccina su ilpalio.siena.it, su ilpalio.org.
  • Scheda di Ciccina su ilpalio.org, su ilpalio.siena.it.
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