Elysia timida
Elysia timida | |
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Due esemplari in corteggiamento | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Heterobranchia |
Infraclasse | Euthyneura |
Subterclasse | Tectipleura |
Superordine | Sacoglossa |
Superfamiglia | Plakobranchoidea |
Famiglia | Plakobranchidae |
Genere | Elysia |
Specie | E. timida |
Nomenclatura binomiale | |
Elysia timida (Risso, 1818) | |
Sinonimi | |
Notarchus timidus |
Elysia timida (Risso, 1818) è un mollusco sacoglosso della famiglia Plakobranchidae.[1]
Descrizione
Parapodi all'esterno di colore bianco pallido, con puntinature rosse sul corpo, sulla testa e sui rinofori. All'interno, spesso chiuso (da qui il nome timida), è caratterizzato da una colorazione verde prodotta dai cloroplasti che l'animale trattiene nelle celle del sistema digestivo. Fino a 2 centimetri di lunghezza.
Biologia
Durante il periodo primaverile ed estivo si nutre dell'alga Acetabularia acetabulum, di Padina pavonia nel periodo autunnale.[2]
Distribuzione e habitat
La specie è diffusa nel mar Mediterraneo e segnalata anche nell'Atlantico (acque delle isole Canarie, possibilmente anche nei Caraibi)[2], da 0 a 25 metri di profondità.
Note
Bibliografia
- (EN) Atucha A.M. e Aragonés J.D.R., The chloroplast-animal association in four Iberian sacoglossan opisthobranchs: Elysia timida, Elysia translucens, Thuridilla hopei and Bosellia mimetica, in Scientia Marina, vol. 53, 2–3, 1989, pp. 429-440.
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