Eccidio di Vattaro

Eccidio di Vattaro
Lapide commemorativa dell'eccidio
Tipofucilazione
Data4 maggio 1945
LuogoVattaro, sull'altopiano della Vigolana
StatoBandiera dell'Italia Italia
ObiettivoPartigiani
ResponsabiliTruppe tedesche
MotivazioneRappresaglia per l'uccisione di un soldato tedesco
Conseguenze
Morti7
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L'eccidio di Vattaro fu una strage nazista compiuta il 4 maggio 1945 durante la seconda guerra mondiale da parte delle SS nella quale furono fucilati 7 partigiani.

La ricostruzione del CLN

I soldati tedeschi, oramai in ritirata dall'Altopiano di Asiago, per ritornare in Germania dovevano passare per Trento, dove le truppe erano già disarmate e arrese ai partigiani della 7 Comuni presso Lavarone e quindi alle forze inglesi, festeggiate dai locali. A Rovereto vi erano già gli americani con l'intenzione di liberare il Trentino dai tedeschi. Mentre fu ordinato ai partigiani di non abbandonare Lavarone, gli inglesi si diressero verso la Valsugana attorno alle 16:00. Mandarono in avanti una motocarozzella con issata una bandiera bianca per discutere con il nemico, ma probabilmente per un errore di comunicazione o di mal comprensione della lingua tedesca, la discussione si fece complicata. Dopo aver catturato un generale dei paracadutisti,[1] raggiunsero un accordo per la resa con l'onore delle armi e dunque i partigiani vicentini, in un'auto e in un'autocorriera, partirono in direzione di Vattaro. Intorno alle 17:30 però il comando delle SS di Caldonazzo si schierò con mezzi corazzati e armati di mitragliatori sbarrando la via: l'eccidio si svolse sotto gli occhi della popolazione locale, 7 partigiani furono uccisi.[2][3][4]

Le polemiche

La comunità locale ha sempre vissuto con distacco la commemorazione, in più occasioni nemmeno le autorità locali sono intervenute[5] [6] [7] sostenendo che molti anziani del posto ricordano gli eventi in modo diverso ovvero una ricostruzione che vedeva i partigiani assalitori di una colonna già in ritirata e ben rifornita di denaro e armi che i partigiani vollero tentare di rubare, uccidendo un soldato tedesco e mettendo la popolazione locale in pericolo di una rappresaglia, fortunatamente evitata. [8]

La lapide

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) di Asiago, nell'anno successivo, ha posta una lapide a Vattaro riportante tale epigrafe:[9]

«Per debellare la tirannide nazista del loro sangue fecero supremo olocausto nella radiosa alba di libertà.»

Questa si trova lungo la strada statale 349, salendo da Trento per il valico della Fricca, presso l'hotel Tomei.[9]

Le vittime

Sette partigiani vennero uccisi nello scontro con le SS il 4 maggio 1945:[9]

  • Pasquale Arduini;
  • Giovanni Cera di Domenico;
  • Giovanni Cera di Valentino;
  • Rodolfo Corradi;
  • Romeo Pienner;
  • Gianna Trosely;
  • Domenico Zotti, accoltellato in una stalla.

Note

  1. ^ TG Trentino Alto Adige - Trento Edizione della notte andato in onda il 03 maggio 2017
  2. ^ Paolo Piffer, I sette partigiani trucidati dai tedeschi erano disarmati, su trentinocorrierealpi, 6 maggio 2016
  3. ^ Sandro Schmid, Quei partigiani che morirono a Vattaro, su trentinocorrierealpi, 21 maggio 2012
  4. ^ L’Anpi a Vattaro per ricordare i partigiani Archiviato il 14 agosto 2017 in Internet Archive., su trentinocorrierealpi, 4 maggio 2013
  5. ^ Eccidio di Vattaro, prove di dialogo tra Anpi e sindaco. L'anno scorso si rifiutò di partecipare alla commemorazione, Su Il Dolomiti, 02 maggio 2018
  6. ^ Partigiani, sulla Vigolana le celebrazioni senza il sindaco, tra negazionismo e opportunismo, su Il Dolomiti, 7 maggio 2017
  7. ^ «Quel sindaco si rifiuta di ricordare la Resistenza», su Il Trentino, 3 maggio 2017
  8. ^ Ricordato a Vattaro l'eccidio dei sette partigiani, RaiNews, 9 maggio 2020
  9. ^ a b c ANPI - lapide Vattaro, su anpi-vicenza.it.

Bibliografia

  • Corrado Bassi, Sguardo al passato : Vattaro, Vigolo e Bosentino nel corso dei secoli, a cura di Alcide Giacomelli, Vattaro, Comune, 2008, ISBN 9788888224411.
  • Gianni A. Cisotto, Le stragi nazifasciste nel vicentino: prima ricostruzione, quaderni Istrevi, n. 1/2006

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • ANPI - lapide Vattaro, su anpi-vicenza.it.
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