Diario di guerra
Il diario di guerra è un registro ufficiale regolarmente aggiornato sulle attività di guerra svolte da parte di un'unità militare. Lo scopo dei diari è quello di migliorare l'addestramento e le tattiche delle unità nonché quello di tenere traccia delle attività belliche svolte, anche per un uso storico. I diari di guerra contengono dati sull'amministrazione e sulle operazioni svolte dall'unità, ma anche informazioni sul personale partecipante.[1]
Nel mondo
Germania
I diari di guerra (Tedesco: Kriegstagebuch, plurale Kriegstagebücher) sono stati inventati dall'Esercito prussiano. Il 22 aprile 1850, il Ministro della Guerra Prussiano, August von Stockhausen, ha ordinato a tutti i comandanti delle unità più grandi di tenere dei diari di guerra. Tutte le azioni militari significanti, sposstamenti, ordini e messaggi importanti, perdite di materiali e uomini, rinforzi, ecc. dovevano essere registrati. Successivamente i regolamenti della Prussia del 1870, dell'Impero tedesco del 1895 e del 1916 e della Germania nazista del 1940 sono rimasti molto simili a quello iniziale del 1850.[2]
Regno Unito
L'Esercito Britannico ha cominciato ad utilizzare i diari nel 1907 per evitare di ripetere gli errori fatti nella Seconda guerra boera, e continua ad utilizzarli nelle zone di operazioni tutt'oggi.[3]
Australia
L'Esercito Australiano identifica come figura designata al mantenimento dei diari di ogni unità l'ufficiale d'intelligence o l'aiutante d'unità. Contiene un registro aggiornato regolarmente di tutte le attività svolte nonché copie di rapporti, messaggi ricevuti e mappe.[4]
Stati Uniti d'America
I diari delle unità della United States Navy e dello United States Marine Corps sono stati declassificati il 31 dicembre 2012 dall'Office of the Chief of Naval Operations (OCNO) e resi pubblici attraverso la National Archives and Records Administration (NARA). Questi diari fanno parte di una collezione più estesa che va dal 1875 al 2006.[5]
Note
- ^ (EN) Unit and Commander's War Diaries [Diari di guerra dell'unità e dei comandanti], su awm.gov.au. URL consultato il 31 maggio 2024.
- ^ (DE) Militärverlag der Deutschen Demokratischen Republik, Wörterbuch zur Deutschen Militärgeschichte, Berlino, 1985.
- ^ Pearce, 2011.
- ^ Stanley, 2008, pp. 50 - 51.
- ^ (EN) Records of the Office of the Chief of Naval Operations, 1875–2006 [Documenti dell'ufficio del capo delle operazioni navali, 1875–2006], su catalog.archives.gov. URL consultato il 31 maggio 2024.
Bibliografia
- (EN) Martyn Pearce, Living history, in ANU Reporter, Autumn 2011. URL consultato il 4 febbraio 2011.
- (EN) Peter Stanley, A Stout Pair of Boots. A Guide to Exploring Australia's Battlefields, Sydney, Allen & Unwin, 2008, ISBN 978-1-74175-665-4.
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