Bianco analitico
![Abbozzo chimica analitica](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2e/Gnome-applications-science.svg/45px-Gnome-applications-science.svg.png)
Il bianco analitico, o semplicemente bianco, è un termine della chimica analitica che definisce una miscela in tutto e per tutto uguale al campione da analizzare ma priva degli analiti di interesse.
Il bianco è trattato con tutti i reagenti con cui è stato trattato il campione e subisce tutti i trattamenti che ha subito il campione: bagno riscaldante, microonde, sonicazione, ecc.
Nella maggioranza dei casi i reagenti e i trattamenti vengono usati su un contenitore vuoto come nel caso delle soluzioni acquose in cui l'effetto matrice è trascurabile. È possibile distinguere il bianco reagente, quello appunto in cui l'effetto della matrice è considerato trascurabile, dal bianco matrice che invece tiene conto più strettamente della presenza della matrice.
Il bianco serve a ottenere un'indicazione di quanto analita giunga da fonti esterne; ciò è indispensabile per calcolare i limiti di rivelabilità e di quantificazione. Serve anche a individuare eventuali contaminanti presenti nel laboratorio o accidentalmente aggiunti dall'operatore e a valutare il livello di pulizia delle attrezzature e del laboratorio in generale.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2e/Gnome-applications-science.svg/25px-Gnome-applications-science.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/17/Unbalanced_scales_simpler.svg/25px-Unbalanced_scales_simpler.svg.png)