Barbus fucini
Barbus fucini | |
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Individuo fotografato nel fiume Volturno (Provincia di Isernia) | |
Stato di conservazione | |
Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Barbus |
Specie | B. fucini |
Nomenclatura binomiale | |
Barbus fucini Costa, 1853 | |
Nomi comuni | |
Barbo campano, Barbo del Fucino | |
Distribuzione | |
Barbus fucini (Costa, 1853) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae endemico dell'Italia meridionale[1][2].
Distribuzione e habitat
Questa specie è endemica del versante adriatico compresa tra il Fortore a nord e l'Ofanto a sud e del versante tirrenico tra il Liri-Garigliano e il Sele. Pare sia stato introdotto nei fiumi Mingardo e Bussento[2].
L'habitat è costituito da fiumi nelle zone collinari e pedemontane nella zona dei ciprinidi a deposizione litofila. Convive con specie ittiche tipiche di questi ambienti come alborella meridionale, rovella, vairone, cavedano italico e, limitatamente al Volturno, cobite del Volturno[2].
Descrizione
L'aspetto generale di Barbus fucini è molto simile a quello di Barbus tyberinus, alla cui descrizione si rimanda limitandoci qui a riportare solo le principali differenze utili al riconoscimento di questa specie. La specie Barbus samniticus è anch'essa molto simile ma non dovrebbe esistere in simpatria con B. samniticus in nessuna parte dell'areale. I caratteri morfologici possono talvolta non essere sufficienti a una determinazione sicura degli esemplari richiedendo in tal caso analisi di tassonomia molecolare. In B. fucini la distanza fra gli occhi appare essere la maggiore fra tutti i Barbus italiani. L'altezza del corpo appare minore che in B. fucini e, rispetto sia a B. tyberinus che a B. plebejus (introdotto estesamente in Italia centro-meridionale), la specie in oggetto ha pinne pettorali, ventrali e caudale più lunghe. Rispetto a B. tyberinus ha i lobi della pinna caudale più lunghi e un muso più lungo con una maggior distanza fra bocca e opercolo branchiale[2].
La colorazione è brunastra sul dorso che tende a schiarire sui fianchi e a diventare biancastra sul ventre. Dorso, fianchi e pinne sono fittamente sparsi di piccoli punti scuri. Le pinne ventrali e anale hanno un colore arancio, anche la pinna dorsale e la pinna caudale possono avere questa colorazione sebbene in genere meno vivace[2].
La taglia massima nota è di 21,5 cm[1].
Biologia
Probabilmente i caratteri biologici non differiscono da quelli di B. tyberinus[2] ma di fatto la biologia di questa specie, riabilitata nel 2021, è completamente ignota.
Conservazione
La specie non è ancora inserita nella Lista rossa IUCN. Nulla si sa sul suo stato di conservazione.
Tassonomia
La specie è stata descritta nel 1835 da Oronzo Gabriele Costa ma poi è stata considerata sinonimo di B. tyberinus fino a quando non è stata riabilitata nel 2021 in seguito ad analisi molecolari[2].
Note
- ^ a b (EN) Barbus fucini, su FishBase. URL consultato il 10.05.2024.
- ^ a b c d e f g (EN) Lorenzoni, Carosi, Quadroni, De Santis, Vanetti, Delmastro e Zaccara, Cryptic diversity within endemic Italian barbels: revalidation and description of new Barbus species (Teleostei: Cyprinidae), in Journal of Fish Biology, vol. 15, n. 2, 2021, pp. 1-17, DOI:10.1111/jfb.14688. URL consultato il 10/05/2024.