L'Apographeus (in greco ἀπογραφεύς?) era un agente del fisco negli ultimi secoli dell'impero bizantino.
Storia
Il titolo appare per la prima volta nel periodo dei Comneni, sotto Alessio I Comneno o comunque entro il terzo quarto del XII secolo, e apparentemente sostituì quello di anagrapheus. Rimase in vigore fino alla fine dell'impero bizantino nel XV secolo.[1] L'apographeus era responsabile del rilevamento topografico (apographe), che serviva come base per la valutazione dell'imposta dovuta da parte degli individui, come pure ai fini della spartizione delle terre (merismos) e alla valutazione delle sovvenzioni imperiali di reddito (posotes) di una tenuta ai pronoia titolari o alle comunità, come i monasteri e altre fondazioni pie.[1] La carica di apographeus era spesso abbinata a quella di (doux, Kephale) di una provincia.[1]
Note
- ^ a b c Kazhdan, 1991 p. 134
Bibliografia
- Alexander Kazhdan, Apographeus, in Alexander Kazhdan (a cura di), Oxford Dictionary of Byzantium, New York and Oxford, Oxford University Press, 1991, p. 134, ISBN 978-0-19-504652-6.
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