Akkermansia muciniphila
Akkermansia muciniphila | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Prokaryota |
Regno | Bacteria |
Phylum | Verrucomicrobia |
Classe | Verrucomicrobiae |
Ordine | Verrucomicrobiales |
Famiglia | Verrucomicrobiaceae |
Genere | Akkermansia |
Specie | A. muciniphila |
Nomenclatura binomiale | |
Akkermansia muciniphila |
Akkermansia muciniphila è un batterio appartenente al genere Akkermansia.[1]
I ricercatori hanno scoperto che Akkermansia muciniphila potrebbe essere utilizzato per combattere l'obesità e il diabete di tipo 2. Lo studio è stato condotto con topi sovralimentati per diventare tre volte più grassi del normale. Ai topi obesi è stato successivamente fatto assumere il batterio, e ciò ha ridotto il grasso dei topi della metà senza alcuna modifica alla dieta. Il batterio è naturalmente presente nel tubo digerente umano per il 3-5% della normale flora batterica intestinale, ma diminuisce con l'obesità. Si pensa che il batterio possa aumentare lo spessore della parete intestinale, con conseguente minore assorbimento del cibo.[2][3]
Uno studio italiano del 2023 sostiene che in specifici microambienti intestinali, l'eccessivo arricchimento con questo batterio di tipo probiota potrebbe non essere utile, in particolare nei soggetti affetti da MICI o quando è presente un'infezione da Salmonella typhimurium. Inoltre, in soggetti affetti da malattia di Parkinson e sclerosi multipla vi è una particolare abbondanza di questo batterio nelle feci.[4]
Note
- ^ (EN) J. P. EUZeBY, List of Bacterial Names with Standing in Nomenclature: a Folder Available on the Internet, in International Journal of Systematic Bacteriology, vol. 47, n. 2, 1997, pp. 590–592, DOI:10.1099/00207713-47-2-590.
- ^ (EN) Brian Owens, Gut microbe may fight obesity and diabetes, in Nature, 2013, DOI:10.1038/nature.2013.12975. URL consultato il 17 maggio 2013.
- ^ (EN) A. Everard, C. Belzer, L. Geurts, J. P. Ouwerkerk, C. Druart, L. B. Bindels, Cross-talk between Akkermansia muciniphila and intestinal epithelium controls diet-induced obesity, in Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013, DOI:10.1073/pnas.1219451110.
- ^ Vito Chiantera, Antonio Simone Laganà, Sabrina Basciani, Maurizio Nordio e Mariano Bizzarri, A Critical Perspective on the Supplementation of Akkermansia muciniphila: Benefits and Harms, in Life (Basel, Switzerland), vol. 13, n. 6, 24 maggio 2023, p. 1247, DOI:10.3390/life13061247, ISSN 2075-1729 (WC · ACNP), PMC 10301191, PMID 37374030.
Bibliografia
- (EN) Clara Belzer, Willem M. de Vos, Microbes inside—from diversity to function: the case of Akkermansia, in The ISME Journal, vol. 6, n. 8, 2012, pp. 1449–1458, DOI:10.1038/ismej.2012.6.
- (EN) Najib El-Sayed, Mark W. J. van Passel, R. Kant, E.G. Zoetendal, C.M. Plugge, M. Derrien, The Genome of Akkermansia muciniphila, a Dedicated Intestinal Mucin Degrader, and Its Use in Exploring Intestinal Metagenomes, in PLoS ONE, vol. 6, n. 3, 2011, pp. e16876, DOI:10.1371/journal.pone.0016876.
- (EN) M. Derrien, Akkermansia muciniphila gen. nov., sp. nov., a human intestinal mucin-degrading bacterium, in International Journal of Systematic and Evolutionary Microbiology, vol. 54, n. 5, 2004, pp. 1469–1476, DOI:10.1099/ijs.0.02873-0.
Collegamenti esterni
- Scoperto nell'intestino un batterio che fa dimagrire, in La Stampa, 15 maggio 2013. URL consultato il 17 maggio 2013.
- https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2017/09/11/sclerosi-multipla-batteri-intestinoStudio su batteri Akkermansia sospetti per sclerosi multipla